Il fiocco (chiamato jib o headsail in inglese e foc in francese) è la vela triangolare montata a prua davanti all’albero in una imbarcazione a configurazione bermudiana (imbarcazione a singolo albero). È la vela fondamentale per le andature di bolina o in generale per tutte le andature “strette” perché, comportandosi come un’ala, genera aerodinamicamente la spinta necessaria all’avanzamento.

 

Fiocco vela triangolare di prua

 

Com’è installato il fiocco

Il fiocco può essere installato sullo strallo attraverso i garrocci (che permettono di montarlo e smontarlo) o essere montato su uno strallo cavo con rollafiocco per poterlo avvolgere. Uno dei vantaggi dell’avere un fiocco con rollafiocco è quella di poter ridurre la vela in caso di necessità semplicemente avvolgendola.

 

Inoltre, il punto di mura può essere su un bompresso o direttamente alla prua dell’imbarcazione.

rollafiocco e strallo

 

La differenza tra il fiocco e altre vele triangolari montate a prua (come ad esempio il genoa o il gennaker) è che per il fiocco il punto di scotta in genere non va oltre l’albero, quindi questa vela non si sovrappone alla randa.
Un’altra vela triangolare che si può trovare a volte tra la prua e l’albero di una imbarcazione a sloop è la trinchetta, che viene montata su uno stralletto.

 

fiocco e vela di trinchetta
Hugo Boss che avanza con gennaker, trinchetta e randa – Photo Credits: www.alexthomsonracing.com

 

Nei velieri si possono vedere diverse vele triangolari poste a prua. In navi come il Kruzenshtern, mostrato qui di seguito, queste si chiamano (rispettivamente da prua verso poppa) controfiocco, secondo controfiocco, fiocco e trinchetta.

 

Kruzenshtern fiocco e controfiocco
Photo Credits: www.vesseltracker.com

 

 

Regolazione del fiocco

La regolazione del fiocco avviene principalmente attraverso le scotte e (raramente) agendo sulla drizza: quest’ultima regolazione si comporta un po’ come il cunningham per la randa, permettendo di muovere la “pancia” della vela. In caso di vento sostenuto è necessario cazzare la drizza (in modo da spostare il grasso verso prua e rendere più dritta la balumina) mentre con vento leggero bisognerebbe lascarla un po’ per far spostare il grasso verso poppa e far spanciare la balumina.

 

Un altro sistema di regolazione (e di potenziamento o depotenziamento dell’imbarcazione) è quello dei carrelli del fiocco per muovere verso prua o verso poppa il punto di scotta.

 

carrello del fiocco per regolazione della vela

 

Con essi si va a modificare la forma della balumina e il canale tra fiocco e randa: spostando il carrello in avanti (cosa da fare in caso di vento leggero) la balumina viene “cazzata” maggiormente verso lo scafo e viene chiusa, andando a potenziare la barca; al contrario, spostando il carrello indietro (cosa da fare in caso di vento forte) la balumina viene “lascata”, aprendosi leggermente e depotenziando l’imbarcazione. Il funzionamento, insomma, è un po’ come l’acceleratore di un automobile: per accelerare bisogna premere sul pedale dell’acceleratore (portare in avanti il carrello) e per decelerare bisogna mollare il pedale (portare indietro il carrello).

 

Per verificare che la regolazione della vela sia ottimale si usano dei filetti segnavento: montati da una parte e dell’altra del fiocco, essi permettono di “vedere” l’andamento del flusso d’aria sottovento e sopravento. Affinché il fiocco sia correttamente regolato è necessario che entrambi i filetti siano paralleli alla base del fiocco. Se uno dei due dovesse essere “sventato” bisogna regolare la vela.

 

Filetti segnavento del fiocco