Il brandeggio è un’oscillazione involontaria delle imbarcazioni che si trovano all’ancora e che subiscono l’effetto di vento e corrente.
Come già detto, il movimento è dovuto essenzialmente all’interazione tra le forze applicate sull’imbarcazione dall’ancora e da quelle derivanti dall’interazione con gli elementi esterni: la barca tenderà a mettersi in linea col vento secondo l’effetto banderuola, dato che la forza resistente dell’ancora e della resistenza idrodinamica della barca tenderanno ad allinearsi.

Tuttavia, a causa di qualche disturbo che può essere dovuto alle onde, la prua può ruotare leggermente e la barca inizierà a “bolinare“, nonostante l’assenza di vele. Lo scarroccio derivante porterà la barca a spostarsi di lato ma il successivo richiamo da parte della linea di ancoraggio porterà la prua a ruotare bruscamente dall’altro lato, innescando lo spostamento laterale opposto e la conseguente oscillazione. Questa oscillazione è, appunto, il brandeggio.



Se volessimo vedere un’animazione (ovviamente accelerata) di quello che succede all’imbarcazione, avremmo qualcosa di questo tipo:

Ma come possiamo ridurre il brandeggio?
Per far sì che le oscillazioni siano attenuate, possiamo mettere in atto alcune contromisure:
- Possiamo montare delle velette antibrandeggio a poppa che, grazie all’effetto banderuola, tenderanno ad allineare la poppa alla prua e a limitare la tendenza a “bolinare” dell’imbarcazione
- Oltre all’ancora fissa, possiamo utilizzare un’ancora galleggiante fissata a prua che ci permetta di rallentare il movimento di oscillazione dell’imbarcazione
- Possiamo ancorare direttamente di poppa, anziché di prua.
Una cosa che invece è assolutamente sconsigliata e pericolosa è bloccare la poppa in altro modo, utilizzando per esempio un’altra ancora o delle cime a terra: così facendo, infatti, nel caso il vento giri, l’imbarcazione non potrà seguirlo e, in caso di rada affollata con altre barche ancorate semplicemente alla ruota, c’è il serio rischio che si verifichino collisioni.